Fisica d'estate

Il laboratorio di fisica come una palestra dove esercitare corpo e mente: la mente per documentarsi, congetturare e progettare,  il corpo per allestire e realizzare gli esperimenti, un gruppo di ragazzi protagonisti e liberi di scegliere e costruirsi un percorso di lavoro personalizzato.

Con questi obiettivi e 17 ragazzi è partito il progetto Fisica d’estate che si è concretizzato in sedici ore di attività laboratoriale dal 15 al 24 giugno, grazie all’iniziativa e alla presenza della Prof.ssa Losi Stefania e della Sig.ra Utano Anna, assistente di laboratorio del nostro Istituto.

Gli studenti hanno formato cinque gruppi di lavoro composti da tre membri e un gruppo di due componenti. In alcuni gruppi gli studenti appartenevano alla stessa classe o già si conoscevano, in altri invece gli studenti non si erano mai incontrati prima e hanno formato il gruppo il primo giorno. La prima competenza che è stata dunque messa in campo è stata proprio la capacità di collaborare in team  per uno stesso obiettivo, nel rispetto dei talenti e dei tempi di ciascuno.

I ragazzi hanno assegnato un nome al proprio gruppo:

  • I newtoniani
  • Fake Einstein
  • Le Pazzeske
  • La Gang del calore
  • Urti
  • Le gravitanti

e hanno scelto un percorso sperimentale per il quale si sono prima documentati prima di passare all’allestimento degli esperimenti. I dati acquisiti nel corso degli esperimenti sono stati elaborati sia manualmente che con l’ausilio di software dedicati. Non sempre i risultati hanno soddisfatto le aspettative e gli esprimenti sono stati ripetuti più volte dopo aver modificato qualche condizione al contorno. Questa è stata la parte più interessante perché ha comportato un’ esame accurato dell’apparecchiatura sperimentale, una riflessione e una discussione costruttiva.

Al termine dei lavori i risultati sono stati soddisfacenti, in molte occasioni molto ben aderenti alle previsioni. Nel corso dell’ultimo giorno ogni gruppo ha presentato il proprio lavoro agli altri in forma multimediale o semplicemente mostrando gli strumenti di lavoro e raccontando i risultati.

È stato molto bello veder lavorare studenti motivati, interessati, a volte entusiasti e soprattutto vedere le scoperte di quanti non avevano dimestichezza con gli strumenti e la metodologia della ricerca in laboratorio.

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