La Grecia classica
Καλημ?ρα!
A causa delle alte aspettative nei confronti di una città, descritta sui libri come culla dell’umanità e patria di grandi intellettuali, la vista dell’odierna Atene, metropoli caotica e degradata dalla crisi economica, è stato un brusco ritorno al presente. Nonostante questo, le vie centrali rispecchiano ancora l’antico splendore negli importanti edifici di stile neoclassico, come l’Università, l’Accademia delle Belle Arti e la Biblioteca Nazionale. Imponenti sono piazza Syntagma (della Costituzione), su cui si affaccia il Parlamento Ellenico, e lo stadio Panathinaiko, unico al mondo a essere interamente costruito in marmo.Nel punto più alto della città si erge l’Acropoli, dove si trova il Partenone, lo splendido tempio dedicato alla dea Atena, affiancato dall’Eretteo, famoso per le Cariatidi. A nord-ovest dell’Acropoli si trova l’Agorà, il cuore pulsante dell’antica democrazia greca. Prima di lasciare Atene, abbiamo fatto tappa a Capo Sounion, un luogo sempre molto ventoso, ma estremamente affascinante grazie al tempio di Poseidone costruito a picco sul mare.
Ma è stato il giorno seguente che, visitando la mistica Delfi, l’antico ombelico del mondo, possiamo dire di aver provato il vero “enthusiasmos". L’insieme delle rovine lungo la Via Sacra, il Tempio di Apollo, sede dell’oracolo e il maestoso paesaggio, in cui è immerso il santuario, hanno contribuito a ricreare l’originaria sacralità del luogo e ci hanno stimolato a fare un viaggio alla scoperta di noi stessi, proprio come recitava l’iscrizione “gnothi seautòn” (“Conosci te stesso”), riportata sulla facciata del Tempio stesso. Molto suggestiva è stata la passeggiata nel sito archeologico di Olympia, sede delle antiche Olimpiadi, durante la quale abbiamo rivissuto forti emozioni, immedesimandoci negli antichi atleti e immaginando grandiose competizioni nello Stadio Olimpico.
Arrivando a Micene, la famosa cittadella fortificata, scoperta da Schliemann, abbiamo compiuto un vero e proprio viaggio tra mito e storia. Percorrendo la via principale, abbiamo varcato la celeberrima Porta dei Leoni, fino ad arrivare in cima alla collina, protetta dalle mura ciclopiche. Dal “megaron” del palazzo reale, così come Agamennone avrà osservato i nemici marciare alla volta della città, noi potevamo vedere lontano, fino all’orizzonte, correndo con il pensiero alle epiche battaglie degli Achei e alla mitica guerra di Troia. Al di fuori delle mura abbiamo visitato la monumentale tomba “a tholos” del “wanax” miceneo, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
L’ultimo giorno abbiamo raggiunto il teatro di Epidauro, noto per la sua acustica perfetta, che purtroppo a causa della pioggia non siamo riusciti a testare.
Durante questa settimana abbiamo assaggiato diversi piatti della tradizione culinaria greca come il gyros, servito sulla pita, una specie di focaccia, e accompagnato dalla tzaziki, tipica salsa a base di yogurt e aglio; i souvlaki, tenerissimi spiedini di carne, la coloratissima insalata greca con feta, cetrioli e squisite olive e, a colazione, abbiamo provato il rinomato yogurt greco e un pregiatissimo miele. Così tra un’insalata e l’altra, in un batter d’occhio era già finita la nostra avventura nella mitica Ellade, troppo breve per un paese tanto ricco di storia, di cultura e di paesaggi suggestivi che suscitano profonde emozioni.
Classe 4^E