Saluto di fine anno del Dirigente Scolastico
Assenza, più acuta presenza, si legge in una poesia dedicata a Giacomo Ulivi e alla sua giovinezza tenace.
Più il Liceo è stato vuoto, in questi mesi, più l’impegno di tutti, in una modalità nuova, imprevista, sconosciuta, circondati da paura e dolore, ha dato concreti frutti di crescita personale e culturale. Ci ha resi più tenaci e ci ha resi partecipi di una diversa presenza, più sentita, più consapevole.
Salutiamo un anno scolastico che rimarrà nella memoria collettiva per tanto tempo. La nostra comunità educante ha vissuto dolori, paure, timori, che sono stati condivisi insieme. La fine delle lezioni quindi sia vissuta da tutti noi in un clima di sobrietà e rispetto, consapevoli che abbiamo sofferto tanto, ma certi che il futuro dipenderà dai nostri comportamenti rispettosi verso chi ci sta attorno.
È lo “Spirito Ulivi” che ci accomuna: compiere al meglio il nostro dovere, sempre. Come ha esortato a fare anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in questi giorni.
Sono fiero di essere il preside del liceo Ulivi. Sono fiero dei miei studenti e delle loro famiglie, dei miei docenti, di tutto il personale. Abbiamo fatto al meglio il nostro dovere.
È questo l’auspicio per la ripartenza del prossimo settembre, in qualsiasi maniera potrà essere. E con questa certezza faremo bene in qualsiasi situazione.
Un caro saluto e un augurio particolare alle classi 5^: sarà bello concludere, rivedendosi al colloquio d’esame, anche se in modo meno chiassoso e felice. Ma è giusto così, nel rispetto del momento.
Buona estate a tutti.
Il vostro preside
Giovanni Brunazzi