"Lettere al futuro"
Una singolare esperienza è toccata, giovedì 27 aprile, agli spettatori della performance teatrale Lettere al futuro che hanno potuto seguire Giacomo Ulivi tornato, dopo molto tempo, a passeggiare lungo i borghi della sua città, da via Cavour a piazza Duomo, dalla casa di via Bruno Longhi sino al Convitto Maria Luigia. Ma non è stata una passeggiata solitaria: nelle vie del centro storico Giacomo ha casualmente incontrato un gruppo di coetanei ai quali ha affidato alcune sue lettere, scritte prima e durante la clandestinità, dove racconta aneddoti e vicende quotidiane della sua breve vita, confida speranze e timori e nasconde tutta l’insofferenza per la sua condizione di isolamento e inerzia.
Ma le sue ultime parole sono quelle lucidamente pubbliche della lettera agli amici (E se ragioniamo il nostro interesse, quello di noi tutti e della “cosa pubblica” insomma finisce per coincidere… Per questo dobbiamo prepararci) e quelle dolorosamente private del biglietto inviato alla madre poche ore prima della fucilazione (“… Non riesco a scrivere molte cose, Perdonami”) avvenuta il 10 novembre 1944 lontano da qui, in Piazza Grande a Modena.
Bravissimo Michele Fava (4^E), che con pochi e misurati gesti ha saputo impersonare un Giacomo tanto commosso nel rivedere i suoi luoghi familiari quanto stranito dal loro aspetto così mutato, e bravissimi tutti i giovani attori che hanno ridato voce alle sue parole: Lorenzo Musig (4^E), Anika Francesca Allegri, Anika Boinepally, Elisabetta Bonati, Minnie Ramsay, Maria Tardini (1^D), Gabriele Chiloiro e Joey Kalma (2^D) e Angelica Kunze (3^D).
Ideazione e regia a cura di Beatrice Baruffini (associazione Micro Macro) nell’àmbito delle manifestazioni per il 50° di fondazione del liceo Ulivi.