A proposito di "Holden Classics"
Al termine del mini-ciclo di incontri del modulo "Holden Classics" abbiamo intrervistato Raffaele Riba, lo scrittore che ha raccontato per noi quattro classici contemporanei: Gadda, Buzzati, Pasolini, Meneghello.
Raffaele, che iniziativa è Holden Classics? Cosa si propone?
Italo Calvino diceva che "non si leggono i classici per dovere o per rispetto, ma solo per amore". Ed è per per una specie di amore che è nata l'iniziativa Holden Classics: si sceglie un giorno, un classico (contemporaneo), si sceglie uno scrittore e un bel gruppo di ragazzi delle scuole superiori di tutta Italia. Poi si amalgama, e il risultato è un giorno che non ha lo scopo di insegnare ma di condividere: parlare (e far parlare) di e i grandi classici della letteratura, una questione d’amore e non soltanto di voti sul registro.
Com'è stata la tua esperienza a Parma?
Per quel che mi riguarda le quattro giornate nel vostro liceo sono state una sorpresa e una sfida: una sorpresa perché finalmente, anche se non sempre avevo di fronte gli stessi ragazzi, c'era modo di costruire un discorso più continuo, in grado di attraversare più punti sulla mappa della letteratura italiana del novecento - e di connetterli. Una sfida perché più che punti erano vette: l'onere di parlare a così tanti ragazzi di autori come Gadda, Meneghello, Buzzati e Pasolini è stato soffocato dall'onore e dal piacere che ho avuto nel farlo.
Arricchente sotto ogni punto di vista. Ho potuto rileggere, approfondire, e soprattutto avvertire le reazioni dei ragazzi, (di un'altra generazione, una generazione cruciale) e sentirle a viva voce.