Pietro Catellani
Purpureus veluti cum flos succisus aratro
languescit moriens lassove papavera collo
demisere caput, pluvia cum forte gravantur
Virgilio, Eneide IX 435-437
Pietro Catellani era un ragazzo umile e solare, morto a soli diciotto anni in seguito ad un’operazione per sostituire una valvola del suo cuore malato.
Ha frequentato la sezione F Scienze applicate nel quinquennio 2014-2019. Pietro, infatti, era un grande appassionato di informatica, era capace di disegnare un programma, progettare mondi nuovi e in questo era il numero uno, tanto che era riuscito a salire sul podio conquistandosi una medaglia. A Campobasso si era aggiudicato il terzo posto alle diciottesime Olimpiadi italiane assolute di informatica, conquistando un ruolo di prestigio non solo per lui, ma per tutto il nostro istituto.
Era un ragazzo riservato e taciturno, che impiegava tutto il suo impegno per raggiungere i suoi obbiettivi e, una volta raggiunti, continuava a lavorare per fare sempre meglio. Pietro e gli amici: risate e scherzi, ma anche impegno e determinazione. Voleva diventare grande e “programmare” il suo futuro.
È difficile trovare le parole giuste per descrivere il dolore che provoca una morte prematura, assurda e senza giustificazione, che ha troncato i sogni e i progetti di un ragazzo che si stava affacciando alla vita adulta. Pietro stava portando avanti i suoi progetti futuri, creando una nuova vita che comprendeva a pieno la sua più grande passione, l’informatica.
A lui è stata dedicata sabato 9 ottobre 2021 l’aula di Informatica in memoria del suo interesse e del suo talento. L'intitolazione delle aule è il tentativo di annodare un filo della memoria capace di legare il passato e il futuro: un piccolo gesto, ma per noi ricco di significato.
“Chissà cosa avrebbe detto Pietro, quello che sapeva programmare le macchine, di fronte a tutto questo. Forse che sarebbe stato bello se avesse potuto inventare un programma per scrivere un finale tutto diverso.”