Gaetano Storiales
". . . prendi il coraggio, mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita, raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza e vivi nella sua luce. . . "
Grazie per averci insegnato la più preziosa delle lezioni.
Scusi se solamente adesso siamo riusciti a capirla.
Nicola, 4^E
Gaetano Storiales (Lucca 21 agosto 1950 – Parma 9 luglio 2002) è stato un insegnante di Storia e Filosofia presso il Liceo scientifico Ulivi dal 1988 fino alla data del suo decesso. Diplomatosi al Liceo classico Romagnosi, ha poi proseguito gli studi universitari a Bologna, dove ha conseguito la laurea in Storia e Filosofia nel 1975.
Dopo la sua scomparsa i suoi alunni si sono impegnati nel produrre dei ricordi scritti da cui è emerso che, appassionato della sua disciplina, Gaetano ha trasmesso ai suoi studenti non solo la conoscenza dei fatti storici e delle teorie filosofiche, ma anche la capacità di comprendere il mondo che ci circonda attraverso una lente critica e razionale. Il suo approccio didattico era improntato alla curiosità intellettuale e alla ricerca continua, invitando gli studenti a porsi delle domande rendendo le lezioni più interattive.
Oltre alla passione per l'insegnamento, Gaetano aveva anche un grande interesse per la cultura in generale, per l’arte e, come emerso da una dedica di un suo alunno, per la Juventus: “guai a toccargli la Juventus!”. Era un uomo colto e raffinato, dotato di un'intelligenza acuta e di un grande senso dell'umorismo.
La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nella comunità scolastica e nella vita di coloro che lo conoscevano, ma il suo ricordo rimarrà indelebile nella memoria di quanti hanno avuto la fortuna di incontrarlo e di apprezzare la sua umanità e la sua passione per la conoscenza.
Diverse sono state le produzioni scritte dei ragazzi in suo ricordo: abbiamo scelto queste perché rispecchiano pienamente l’umanità di questo grande professore.
Non scolari, ma figli.
Questo siamo stati noi alunni della classe 4^ E per il nostro professore, Gaetano Storiales.
Non un docente, ma un Padre.
Questo è stato per me.
Il prof. Gaetano non solo mi ha insegnato i precetti antichi della filosofia, soprattutto mi ha insegnato a vivere.
Lui esempio di virtù di razionalità e di coerenza ci ha insegnato a crescere, ad uscire dal guscio dell’infanzia per affrontare gli ostacoli e le difficoltà della vita.
Lui, malato e cosciente della sua morte predestinata, non un giorno è venuto meno al suo dovere: quello di docente.
Fino al suono dell’ultima campanella è stato presente anche in precarie condizioni fisiche.
Questo dimostra che talvolta la fedeltà al proprio dovere vince il dolore.
Federico, 4^E
Era semplicemente splendido!
Mi dispiace per le persone che non lo hanno potuto conoscere, io ne ho avuto il privilegio... e proprio per questo posso dire che il mio prof. era veramente unico!
Non ci sono parole per descrivere quanto lo ammirassi....
Era il ritratto della bontà! Possedeva una forza d'animo che, a chiunque Io abbia conosciuto, credo non sia potuta rimanere inosservata.
In ogni suo atteggiamento e in ogni cosa che spiegava era autorevole ed elegante. L'aiuto per noi non finiva mai.
C'erano momenti in cui scherzava, specialmente il lunedì entrava in classe e discuteva della partita di calcio della domenica.
In questi momenti quasi dimenticava di essere professore e diventava uno di noi, scherzava, rideva...ma guai a toccargli la Juventus!
Prima di tutto però era un filosofo e tra tutte Ie teorie che ci ha illustrato quella che mi è rimasta più impressa è stata la sua lezione di vita. Ce la dimostrava giorno dopo giorno, affrontava i suoi problemi senza farli pesare a nessun altro. La sua forza di volontà era a dir poco ammirevole. Era una persona esemplare in ogni cosa che faceva…
Mi sarebbe piaciuto tanto dirgli un'ultima cosa prima di salutarlo: GRAZIE!
Federica 5^L