Giancarlo Siani
Puoi cadere migliaia di volte nella vita, ma se sei realmente libero nei pensieri, non lo farai mai in ginocchio ma sempre in piedi."
Giancarlo Siani
Giancarlo Siani (Napoli 19 Settembre 1959 - Napoli 23 Settembre1985), ricordato dai parenti più stretti come Giogiò, nei nostri ricordi è tutt’ora quel ragazzo in pullover che sorride nelle foto e che mai avrebbe pensato di arrendersi a quella logorante lotta contro la mafia che farà del giornalista del quotidiano “Il Mattino” una delle tante, troppe vittime della camorra napoletana.
A Giancarlo è stato dedicato un murales a Napoli, la sua città, che però dopo ben 38 anni si presenta scrostato, imbrattato, ammuffito, ma soprattutto dimenticato. Questo murales si trova in via Vincenzo Romaniello, vicino piazza Leonardo. Il luogo è forse un po’ nascosto, ma c’è un motivo per cui si decise di farlo lì: è quello il luogo dove Giancarlo Siani fu assassinato dalla mano armata della camorra mentre era a bordo della sua Mehari verde pistacchio. Era la sera del 23 settembre 1985. Giancarlo aveva solo 26 anni e tornava a casa dopo una consueta giornata, nella quale, come sempre, aveva cercato la verità......E quella verità gli costò la vita.
Ne Le città invisibili Italo Calvino scrive: “L’Inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’Inferno che abitiamo tutti i giorni [… Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’Inferno e farne parte al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’Inferno, non è Inferno e farlo durare e dargli spazio."
Conoscere l’uomo che si nasconde dietro a una targa e cercare instancabilmente "ciò che non è Inferno" e farlo crescere e crescere ancora: così ricambiamo il tuo sorriso e, almeno in parte, il tuo sacrificio.
A Giancarlo Siani è stata intitolata l’aula numero 13 situata al piano rialzato lato via Piave del nostro Liceo, la stessa che, anni fa, ha ospitato la classe che gli ha dedicato un progetto didattico.