Annamaria Tosto
Provare lutto per la morte di persone
che non abbiamo mai visto - implica una parentela vitale
fra l'anima loro - e la nostra -
Per uno sconosciuto - gli sconosciuti non piangono -
vi sono amici immortali
che la morte vede prima - la notizia
di questo noi altri paralizza -
Essi, vitali solo nei nostri pensieri -
una tale presenza portano via
nel morire - e come se le nostre anime
si nascondessero - improvvisamente –
Emily Dickinson
Ad Anna Maria Tosto, collaboratrice scolastica del nostro liceo dal novembre 2000 fino all’anno della sua scomparsa, è stata dedicata l'aula n. 51, la prima sul lato di via Gorizia del seminterrato, dove era stata spesso assegnata durante il suo lavoro come collaboratrice scolastica.
Chi l’ha conosciuta ricorda una persona sempre sorridente che si è spesa in grandissima misura per questa scuola e soprattutto per i suoi alunni, con cui si è sempre comportata con gentilezza, comprensione e affetto. Anna è stata letteralmente un pilastro della scuola, amata da tutti quelli che l’hanno conosciuta. Ha visto passare migliaia di studenti e ha donato una parte del suo cuore a ognuno di loro senza risparmiarsi. I ragazzi la chiamavano Annina e, con il suo fare materno, aveva sempre una parola di conforto per tutti coloro che ne avevano bisogno, ragazzi e adulti. Anna Maria amava il suo lavoro perché le permetteva di relazionarsi e stare a contatto con tante persone diverse.
La ricordiamo come una donna che credeva fortemente nell’amicizia, coraggiosa, di una saggezza disarmante, una straordinaria cultura e sempre positiva, nonostante la vita l’avesse messa a dura prova. Ma Anna è stata una di quelle persone straordinarie che le difficoltà della vita non hanno reso dure e insensibili, anzi: ha saputo trasformare il dolore in gioia da donare, senza riserve, agli altri. Ironica e affabile, amava viaggiare, ma soprattutto il mare e leggere libri. E così vogliamo immaginarla: seduta davanti a un mare cristallino mentre legge e intanto, ne siamo sicuri, pensa un poco anche a noi.